Chi di noi non conosce “Auld Lang Syne” – in italiano “Walzer delle Candele”, famosa canzone scozzese spesso cantata la notte di Capodanno, la cui popolarità nel mondo è seconda solo a “Happy Birthday”? In molti sapranno che le parole sono state scritte dal poeta Robert Burns, il cui anniversario della nascita cade il 25 gennaio.
E ogni anno, il 25 gennaio, in Gran Bretagna e in particolare in Scozia, si celebra la Burns Night festeggiando con una cena, la Burns Supper. La tradizione di festeggiare in onore del poeta nasce nel lontano 1801 quando ad Alloway, luogo natale di Burns, si riunirono i suoi amici più stretti per ricordare il quinto anniversario della sua morte.
Da allora si iniziò a proporla ogni anno – in occasione però dell’anniversario della nascita di Robert Burns, il 25 gennaio appunto.
La tradizione vuole che ci si riunisca tutti a tavola e che venga recitato il Selkirk Grace:
Some hae meat and canna eat,
And some would eat that want it;
But we hae meat, and we can eat,
Sae let the Lord be thankit.
Portata principale della Burns Supper è l’immancabile Haggis – un tipo di pudding fatto con interiora di pecora, farina d’avena, cipolla e spezie, accompagnato con un contorno di rape e patate – presentato al suono delle cornamuse mentre il padrone di casa recita “Address to a haggis“. Tutti brindano all’haggis con il whisky e viene servita la cena.
Dopo la cena si leggono le opere di Burns, si balla, si raccontano storie, si continua a brindare. Alla fine della serata, tutti si riuniscono e insieme cantano l’Auld Lang Syne, incrociando le braccia e prendendosi per mano al verso “perciò prendi la mia mano, amico fidato!”
Happy Burns night! 🙂
Arianna
un bel rito al quale mi piacerebbe partecipare una volta nella mia vita.
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Anche a me, sai? Vestita di Tartan e mezza addormentata per colpa del whisky! 😀
Scherzo! Credo sia una bella tradizione da vivere almeno per una volta!
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qualche dubbio me lo lascia il pudding con interiora e cipolla…ma immagino che il whisky serva a mandare giù anche quello.
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Idem! Potremmo passare subito al dolce! E whisky, of course!
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le tradizioni vanno seguite alla lettera. Anche a me piacerebbe partecipare….
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A questo punto ne organizzerei uno il prossimo anno! 🙂
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Io vengo!!! 🤗
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Presente!! 🙂
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Io il gonnellino solo se rinasco in Scozia. In questa vita no. 🙂
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Peccato! Io lo trovo assolutamente affascinante! 😉
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non ce la posso fare 😦
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Pazienza.
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che bel tuffo nel passato britannico che mi hai fatto fare..è sempre delizioso leggerti cara arianna..
buon giovedi
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Grazie Daniela! Un piacere reciproco!
Buon giovedì a te! 🙂
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Proprio un paio di giorni fa ho scoperto grazie a Bea del blog Nel Cuore della Scozia che si festeggia anche a Bergamo – quasi quasi il prossimo anno…
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Ciao Silvia! Allora grazie a te ho appena scoperto due cose interessanti! Mi linki il blog? La seguo volentieri!
Buona serata ❤
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Certo, ecco il link: http://nelcuoredellascozia.com/
Buona serata anche a te!
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Grazie! 😘
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Sarebbe fantastico poter partecipare a questa festa proprio in Scozia… ❤
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Vero! Concordo!:-)
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Peccato che non bevano il tè… ma ci sta il whisky visto che è un loro prodotto tipico 😄
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Magari un tè aromatizzato al whisky! 😊
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Why not 😉
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